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Qui troverete poesie, brevi racconti, aforismi scritti da Lucia Sassu.

Ama con Amore

Se sei innamorato/a di una persona, amala con amore.

Se ci tieni alla sua felicità…

Ama con Amore

Le sofferenze di tale sentimento, sono dolci ed estenuanti

sacrifici senza remore né paura.

L’ Amore è questo, di chiunque !

La cosa qualunque che ti aggrada, la persona che desideri.

Quella che puoi perdere …

Amala con Amore

Non te ne avrai a pentire …

MAI !!

Il volo nell'Abbraccio

Due corpi contorti di stanchezza

Due cuori vaganti nell’incertezza

 

S’incontrano per le vie della vita

Stanchi di sofferenza

 

Si uniscono in pura simbiosi

Tremanti e curiosi

con fare determinato

 

Risuonò un canto all’unisono

La melodia ebbe due soli voci

Le loro

Il Sempre

Il Sempre

Volge un’ altra stagione

decisa arriva con giusta ragione

Un bambino nasce

un altro cresce

I ricordi affiorano

ed il futuro lancia il suo richiamo

Le foglie cadono 

nuovi profumi fioriscono

Ad una morte c’è un dolore permanente

il sole sorge per riposare a ponente

Un verbo vige onnipresente …

Il Sempre

Senza non ci sarebbe l’Essere

Tra domande da fare

Risposte da avere

Qualcosa che unisce

costantemente

Nostalgico e curioso travolge il niente

L’essere umano innanzi a lui è impotente

Dolce tormento

Dolce tormento

Ad una giornata cullata dal vento

ne segue un’altra d’ incanto

 

Sinuoso giunse il momento

 

Quel percorso amico

Divenne amico

 

Inizia così il dolce tormento

Non si può fermare il tempo

 

Una cascata di frasi e parole reprimendo il pianto

in un respiro lento

 

Era dolce senza fine quell’ attimo volato

poi volato

 

Il traguardo di un giorno travestito da notte

 

Bussò alle porte

 

Il ventre si contorce

Mentre il sangue scorre veloce

 

Un nodo in gola

Toglie la parola

 

La realtà

impervia senza pietà

 

Non è nuova quella sensazione

meno ancora il sentimento

 

Erano trascorsi innumerevoli anni

ma lo custodiva dentro

Era consapevole della paura

Per ciò che l’ attendeva

 

Sentì le gambe venirle meno

Mentre si rifugiava in quell’ abbraccio

 

Lui la strinse a se per poi lasciarla andare dolcemente

Con una rapidità fulminante

 

Lei quasi arrabbiata per quel distacco

Prese il gesto come smacco

 

Ma tale non era in verità

 

Forse anch’ egli era avvolto da …

Quel dolce tormento

 

Non si può fuggire la realtà

 

Non ci sono se

Non ci sono ma

 

Nessuna parola da dire

Solo due sguardi da comprendere

Notte tormentata

Notte tormentata

Si chiudono le palpebre ed ecco …

Riaffiorano !

Le Ombre !


Susseguir d’ immagini inquietanti

la paura non ti fa respirare

freddo e bagnato il corpo di sudore !


Un frammento di passato si è fatto spazio

Infido crudele nel cuore porta strazio


Ti svegli con occhi stravolti

Un sussulto soffocato nel cuscino

triste e speranzosa sulla bocca la mano


E’ ancora notte !


Le ombre sono visibili e conosciute

diventa preghiera il voler dormire


Non ti resta che sperare

Chiudere gli occhi solo per riposare

Ho peccato

Ho Peccato

Ebbene sì ho peccato !

Debolezza e suggestione

così mi hanno detto

 

Ho peccato di fermezza

desiderando una carezza

 

Così mi hanno giudicato !

 

Ho peccato nel troppo lavorare

In un tempo che non si voleva fermare !

 

Condannata

 

Ma sono qui a peccare di perseveranza

Dopo un giusto riposo procedo ad oltranza !

Sospiro

Sospiro

Accocolata davanti al camino mentre la legna ardeva

sospirò la fanciulla guardando il fumo che su per la cappa svaniva

Tutta la sua vita era stata un sospiro …

Un’ attimo fuggente

Fu felice dopo tante paure

fu triste dopo tanto gioire

Divenne moglie e madre …

rimase solo madre

Allora fu madre e lavoratrice

fiera dolente, ma decisa !

Madre rimase con il tempo i figli crescono …

Si ricordò allora di essere una donna.

Come tale si manifestò con temperanza

ma su di lei incombe una valanga d’ ignoranza

la cattiveria non ha coscienza

Pensava di amare ancora et viceversa

anche in quel caso la sorte le fu avversa

Ecco la rabbia preludio di pianto

quella sera decise e trasformò in vita nuova tutto

Un foglio un po’ di luce e una matita

tornerà ad essere amata ?

Soffrirà ancora ?

Certamente

E poi ….

Camminerà tra un emozione e l’ altra

respirerà forte e intensamente

Avrà tutto ciò e sarà vero

anche se dovrà fare sempre un profondo sospiro

Una domenica speciale

Una domenica speciale

Un risveglio dolce e prematuro

avvolta dal tepore della coperta

stordita da un sogno dolce amaro

lei distesa su sé stessa ambiva l’ estasi incompiuta

 

Una Domenica speciale

capì solo questo

 

Aveva pregato 

quel giorno ringraziato

confidente di segreti

quelli che rimangono al quotidiano ignoti

 

Cullata da voce sottile e armonica

 

Tra le braccia di una giornata amica

Tempesta

Tempesta

Stanca si svegliò la donna

aveva attraversato mari e monti

intorpidita dalla notte funesta.


Al chiarore dell’ alba le fu chiaro nella mente

durante quel percorso ha vissuto la tempesta !


Onori e disonori

amore ed odio, accuse, inganni.


L’ apatia del suo sangue la dilaniava !


Le bruciava in petto la sofferenza

il pianto lavò il cuore sudicio d’ illusioni.


Tremula ma decisa pose i piedi a terra decisa si alzò

Sarò io da oggi la mia tempesta !

Leggera come brezza.


Amor sincero non sfiorerò

solo del rispetto avrò pietà

per quanto resta sarò funesta !


Soffierò crudele sugli abbietti.

Feroce sui bugiardi.

Tagliente sui vigliacchi.

Uragano sugli inganni.


Imperterrita e glaciale

su tutto il male che ho dovuto ingoiare !


Sarà nuovamente notte

tornerò a dormire

esausta ma leggera.

Sussurrando

Sussurrando

Quella piccola baita

Il crepitio del fuoco

Là ove ogni respiro vibra divenendo un eco

Cuscini colorati sul grande tappeto


Copre così il segreto

celando il nostro veto


Carezze e baci si alternano

cibo travolgente per corpo e anima

partecipi di un amplesso puro e sano


Tutto avviene sussurrando


Ogni gesto diventa armonia

Così ci uniamo nel dove e nel quando

Ecco l ‘ amor divenir poesia


Mio Aggettivo possessivo

Mio
Aggettivo Possessivo

La vita è mia si dice, dimenticandoci che 

possiamo prendercene cura senza

possederla in realtà.

 

E’ una questione di egoismo dettata dal

potere, laddove si nasconde una grande

insicurezza o fragilità.

 

Prenderne atto significa migliorare, stare

meglio e cadere per rialzarsi sempre più

forti, ergo viverla degnamente magari con

più serenità.

 

Altrimenti, siamo facili prede di noi stessi

e degli altri.

La nebbia

La nebbia

Quell’alone cupo vestito di bianco

la perseguita è duole come spina sul fianco


Vaga inconscia d’ aver paura

sopraffatta dal panico


Anni a cercare il chiarore

la fanciulla non ferma quel cammino

inconscia del male persevera

sulla terra le ginocchia in un inchino


Pregò la luce di sole e luna

come mai aveva fatto in vita sua

senza sosta alcuna

che le indicasse la giusta via


Passò tempo e cosi fu

attraversò la vita con il suo passato

il cupo alone non c’ era più

in lei lo spirito giovane e il viso attempato


Ancora impervia era la strada

un filo di trucco sulla pelle stanca

proseguì a testa alta testarda


contro ogni tutto da destra a manca


Si accesero sole e luna

alba e tramonto

così fu di gioia il pianto


Non era finita

No

Tra bianco e nero lei era grata

d’ esser stata esaudita

ringraziando il cielo d’ averla esaudita

lui che ancora l’ accompagna nel percorso

della vita.

Linfa di vita

Linfa di vita

C è un sogno che cerca l Amore

C è un Amore che cerca un sogno

 

Un fuoco abbisogna di legna

Una bava di vento …

Diventa Tempesta

 

Il fuoco divampa

Sogno e Amore s ‘ incontrano

Troveranno tempesta o riparo ?

 

Ma il sogno ha vissuto l Amore

E l Amore …

Alimenta fuoco e tempesta

Il sentimento sovrano della vita.

Il leone

Il leone

PREFAZIONE

 Questo breve racconto è stato ispirato dalla curiosità di un bambino,voleva capire come si scrive e si descrive partendo da un titolo. 

 Così mi ha suggerito il titolo senza pensarci .

 Insomma mi ha fatto fare il compito, lo ha letto ed era entusiasta.

 Adesso si sta dedicando alla scrittura e fa la quinta elementare      

 

 

Sulla rupe il leone, scruta il suo regno ed i confini.

Corona preziosa su di lui la luce che il Sole lascia alla Luna come pegno d’ amore.

Ritiratosi  nella sua dimora pensò : ” Passerà un altra notte ed anche la gazzella “.

Il Leone ha la priorità di sfamare la sua famiglia, dare esempio di forza e volontà al suo popolo.

Il tutto perchè possa destarsi a nuova vita ogni mattina. 

La Piazza

La Piazza

Al mattino mostra la sua ampiezza mentre uno alla volta aprono, i bar, i negozi, il panificio così si riempe pian piano.

Ecco arrivare le persone, s’ incontrano due chiacchiere sul tempo, risate e pettegolezzi sulle notizie del giorno oppure con la discrezione che la rende nota ovunque, su tizio caio e sempronio.

Bambini gioiosi pieni di vita, corrono verso la scuola che li attende, magari dopo una sosta per un cornetto al cioccolato; con loro genitori affannati ma vigili che li accompagnano, tra loro anche nonni, per essere sicuri e attuali.

Tutto sotto un cielo a volte sereno altre nuvoloso o carico di pioggia, là dove a mezzodì puntuale risuonano le campane a volte un po’ assordanti ma sempre piacevoli e dalle finestre i profumi del pranzo si mescola nell’ aria.

Segue un lieve silenzio, nel primo pomeriggio che torna ad essere brusio dei passanti, turisti e commercianti tra un caffè una lettura al quotidiano e magari un acquisto da fare.

E così viene sera, la piazza si popola di musica, colori e brusio concitati intorno a tavolini sempre apparecchiati con bicchieri colorati di varie dimensioni che ahimè sono troppo pieni o troppo vuoti.

Risate, litigi e divergenze animano tra le luci dei lampioni e le insegne la serata che nel fine settimana o col primo calore estivo si protrae fino a tarda notte.

Parole incomprensibili misti a musica, rimbomba come note scritte a caso su un pentagramma.

Ecco la piazza svuotarsi, stanca ma pur sempre la Signora di ogni ritrovo di paese o di città.

Lacrime

Lacrime

Piangi fanciulla piangi

Lascia che l’ emozione trabocchi

sono diamanti le gocce sgorganti 

dai tuoi bei occhi

 

Non asciugarle o fartele asciugare

libere lasciale andare

 

Un giorno brilleranno

la giusta via t’ indicheranno

Abbi fede e non aver timore

se son di felicità o dolore

 

Lasciale andare

libera il cuore

Le Margherite

Le Margherite

PREFAZIONE

 La spontaneità genuina e profondamente sentita di una bambina di sei anni: poche parole, un significato immenso.

Mi piacciono le Margherite, perchè hanno il cuore del sole e la luce della luna nei petali.

Le colgo sempre per regalarle alla mamma e alla nonna.

Sono piccole e dolci e guardano sempre il cielo.

Mi piace farne dei mazzetti e metterli loro tra i capelli, dietro un orecchio così diventano ancora più belle.

Lo faccio dopo la merenda al parco all ‘ uscita da scuola, così le dimostro quanto bene voglio loro.

Sorridono e io sono felice.

Il Signor Dolore ( 1 parte )

Il Signor Dolore
(1° Parte)

Un giorno sento suonare alla porta insistentemente.

Tra Paura e Rabbia trovai innanzi a me un uomo soddisfatto e pieno di se con un sorriso maligno e lì sulla soglia disse : ” Buongiornosignora, sono il Signor Dolore, posso entrare ? “

Eh già, non bastava averlo dentro di me, ora si presenta pure a casa, non gli feci varcare la soglia.

Si guardava  intorno con aria curiosa e soddisfatta nel contempo, poi mi fissa intensamente.

” Non mi fai accomodare ?”

” No risposi. ti sei già accomodato da tempo, puoi stare in piedi per quanto mi riguarda, cosa vuoi ancora da me ? “

La sua espressione si tramutò in indignazione ed il sorriso divenne acido.

” Tornerò ” mi disse in tono imperativo.

La porta si richiuse dietro di lui molto fragorosamente.

Il Signor Dolore
(2° Parte)

Di nuovo il campanello, apro, eccolo il Signor Dolore che passa casualmente … dalle mie parti.

Lo faccio accomodare e mi accingo a preparare il caffè.

“Sono tornato, te lo avevo promesso ricordi … ? “

Non rispondo subito e l ho guardato negli occhi.

Un attimo molto breve e profondo; era dolente arrabbiato Lui.

Chissà Perchè !

” Che fai sei sorda ? Sono qui ! “

Intanto tra una lacrima ed un sorriso gli dico : ” Ti ho aperto la porta, ti ho fatto entrare, ti offro il caffè e mi chiedi se ti vedo e sento ?

Si ti ho riconosciuto, non entra chiunque a casa mia, novità ?

Mi guardò attonito, esterefatto mentre il cucchiaino girava girava dentro quella tazzina.

” Cosa hai messo qui dentro Donna ! Veleno, sonnifero ? Il colore non mi convince, sicuramente è molto amaro ! “

Allora sorseggiai un po’ della sua bevanda calda e risposi con tono deciso ” Non mi permetterei mai ! Cosa può esserci più amaro di te, niente e nessuno.

Più velenoso di te invece io, è questo che berrai Me ! “

Ora la sua mano , le sue palpebre, la sua bocca, si contorcevano atroci dominando il suo essere.

 

APPENDICE

A voi che leggete vorrei consigliare una cosa.  Siate il dolce che allevia e ristora dal dolore qualunque esso sia.

Siate l’ amaro del veleno ingoiato, procuratovi dalle avversità e sofferenze.  Il Signor Dolore tornerà di nuovo … Certo !

Così ogni volta tenterà il suo niente difronte al meritato sollievo del vostro cuore che egli ha causato.

Siate nuova vita, là dove ha cercato di usurparla. Tornerà, sì, ma sempre più debole. 

Lo si affronta semplicemente.

 

Ritratto di donna

Ritratto di Donna

Lei è potente

apparentemente


Occhi verdi spalancati al mondo

dolci spavaldi in questo tempo furibondo


Tra capelli folti ricci

si susseguono dolori divenuti capricci


Il viso leggermente solcato

non sono rughe, ma segni di tempo vissuto


Matriarca e fanciulla

il cuore della famiglia


Pulsa battiti di rabbia e amore

cultura di vita è lei donna col suo onore

Rumore e Silenzio

Rumore e Silenzio

Il rumore …

Si  presenta con gran vociare

 

Infastidisce ed è invadente !

 

Allora taci respira lentamente

 

Non farti sopraffare

sii paziente e stai a guardare

 

Svanirà arrabbiato nell immenso

spazio

cercando altro luogo dove ledere

 

Ecco il silenzio !